domenica 12 ottobre 2014

Giochi, sempre giochi, fortissimamente giochi.

Cari lettori, rieccomi qua! So che non vi ero mancato ma, come sempre, volevo consolidare in forma scritta le vicende di quest'ultimo periodo. Come si intuisce dal titolo del post, queste settimane sono state dedicate principalmente ai giochi: ovviamente parliamo di giochi da tavolo.

Chi mi conosce, o segue attentamente il blog, sa che oltre al cibo e ai (tele)film, la mia vera passione sono i giochi da tavolo. I giochi permettono di tenere in allenamento quei neuroni spesso lasciati in un angolo a impigrirsi: alla pari di in una partita a calcetto fra amici in cui ti tieni in forma divertendoti, con una partita a un bel gioco da tavolo alleni il cervello divertendoti. 

Negli anni abbiamo giocato in svariate ludoteche e in varie manifestazioni ludiche, ma senza mai unirci a gruppi di gioco o associazioni. Abbiamo spesso seguito lo storico e folto gruppo de La Tana dei Goblin, ma principalmente abbiamo esplorato il mondo ludico da casa nostra, ospitando tanti colleghi e amici che in alcuni casi ignoravano questo fantastico mondo e creando degli eventi casalinghi (le Domeniche Ludiche) in cui abbiamo imparato a conoscere giochi di ogni genere.
Nell'ultimo anno, grazie alla complicità di due nuovi "amanti" del gioco, abbiamo aumentato le nostre serate ludiche, iniziando a frequentare molto più regolarmente ludoteche ed eventi.
Dal mese scorso abbiamo approfondito ancora di più la nostra esplorazione del mondo ludico. Dopo tanti tentavi a cui avevamo rinunciato, abbiamo preso il coraggio a due mani e ci siamo avventurati a Orte. 



Nella bellissima location de La Vecchia Fattoria viene infatti organizzata, a cadenza quasi bimestrale, una delle tante GobCon (convention dei Goblin) sparse per l'Italia, in cui ci si può incontrare e, per un intero week end, dedicarsi totalmente ai giochi.
Il sabato mattina del 20 Settembre io e la mia inseparabile consorte ci siamo così aggregati al gruppo già presente dal venerdì. Nonostante alcuni volti erano a noi noti, noi per loro eravamo dei perfetti sconosciuti. L'accoglienza però è stata, come immaginavamo e speravamo, ottima. Abbiamo avuto la possibilità di unirci ad altri tavoli e giocare a tanti giochi a noi ignoti: 
Boss: un veloce gioco di logica e bluff;
Luna: un complesso e impegnativo gioco di strategia;
La Boca: un simpatico gioco di logica spaziale tridimensionale;
Qin: un veloce gioco di logica spaziale;
Nosferatu: un gioco a squadre molto divertente (se giocato con il gruppo di persone giusto) in cui i buoni devono scoprire chi fra di loro è Dracula;
A Study in Emerald: uno dei giochi che ci incuriosiva di più, sia per la tematica sia per la particolare modalità di vittoria;
Battlestar Galactica: un gioco ormai classico, tratto dalla serie TV, in cui i buoni devono lottare contro i cattivi senza sapere chi essi siano. Molto particolare la meccanica che, come è successo a me, dopo aver giocato metà partita da buono, ti fa scoprire di far parte dei cattivi.
Oltre a questi abbiamo rigiocato a due dei giochi portati da noi: In the Year of the Dragon e DiXit.

Fra un gioco e l'altro abbiamo avuto la possibilità, soprattutto a pranzo e a cena, di confrontarci e chiacchierare con gli altri giocatori. Fra di loro abbiamo conosciuto la simpatica Irene che, scoprendo che abitavamo a Fiumicino, ha colto la palla al balzo invitandoci a iscriverci al gruppo GiocaXIII: una combriccola di amanti dei giochi che si ritrova settimanalmente nella zona di Ostia/Fiumicino.
In queste serate ho avuto così la possibilità di giocare a tanti altri giochi per me del tutto nuovi:
Lords of Waterdeep: un gestionale che ricorda molto da vicino uno dei miei giochi preferiti (Caylus);
Evo: un divertente gioco in cui devi far evolvere meglio degli avversasi la tua specie di dinosauro all'interno di una mappa;
Dice Town: un gioco di dadi ambientato nel vecchio West;
Goa: un bellissimo gioco gestionale ambientato fra le spezie e le colonizzazioni delle isole dell'Oceano Indiano;
Coloretto: un famoso gioco per famiglie veloce e molto divertente;
Maria: un gioco di guerra ambientato nella guerra di successione scatenatasi nel 1740 nel centro Europa, molto curato e ben costruito.

In continuità con questo periodo ricco di giochi, ieri, 11 Ottobre, abbiamo visitato la terza edizione del Roma Est in Gioco dove, tra tornei, mercatini e spade laser abbiamo avuto la possibilità di giocare a Jaipur: un simpatico e veloce gioco per due giocatori in cui si vestono i panni di due commercianti indiani.
L'appuntamento clou della serata di ieri è stato però quello con l'asta dei giochi usati: oltre 300 titoli che per cinque ore sono stati presentati e venduti (quasi tutti) sotto la guida di un banditore che se avesse fatto una maratona avrebbe sudato meno. Con la sua abilità e simpatia è riuscito a vendere giochi e far salire il prezzo di alcuni con vera maestria. Forse si poteva pensare di dargli il cambio un po' prima che entrasse in uno strano trip mentale che gli ha fatto perdere la lucidità trasformandolo in un giovane Steve Ballmer.