sabato 27 aprile 2013

ZioMordeCane

Il web, tramite social network, siti e blog di ogni tipo, ci dà la possibilità di affrontare magnifici viaggi virtuali nell'intricata rete che lega tutti i cittadini del mondo. Nonostante qualcuno non l'abbia ancora capito, dietro ogni profilo facebook, ogni blog, ogni video porno, c'è un essere umano, c'è un'idea. Il web non è altro che un mezzo, potente, che ci permette di interagire e scoprire il mondo e, a volte, farci scoprire belle persone.
Non è assolutamente il caso di UomoMordeCane.

Qualche anno fa, tramite Facebook, un amico mi fece scoprire Spinoza, noto blog/forum satirico, in cui convergono buone idee, bravi autori, battute fantastiche e tante pecore, come ogni forum che si rispetti. Le battute a quei tempi non erano firmate. I migliori autori venivano però pubblicizzati tramite lo "Spinoza café", una sezione del sito in cui erano condivisi i post dei loro blog personali: fra questi, UomoMordeCane (si, lo so che ho già messo il link poche righe sopra, ma sappi che molti lettori non hanno ancora capito che le parole colorate sono dei link su cui si può cliccare con il mouse e scoprire tante cose simpatiche!).

UomoMordeCane esprime, con grande capacità e cultura, una cattiveria sociale mai banale. Ogni suo post, a prescindere dal tema proposto, è sinceramente cattivo. In molti casi mette a nudo la povertà etica del vivere quotidiano, che i media invece esaltano neanche fosse il tiramisù di Pompi (vediamo se con il link al tiramisù vi sentite più coraggiosi a cliccare!).
Il suo cinismo mi ha fatto innamorare di lui. Ho sempre apprezzato le persone schiette che non si pongono limiti nell'esprimere il loro pensiero, soprattutto se impopolare. Da anni combatto contro la triste convenzione sociale della "diplomazia". Quel continuo "si pensa, ma non si dice" che tanti genitori e nonni ci hanno insegnato per educazione. 
UomoMordeCane non solo ti dice quello che pensa, ma te lo urla in faccia. Ti mostra l'altro lato della verità, fa un sacco di cose insomma. 
La sua integrità morale, nel rispetto di una satira senza censure (ben aiutata da un carattere di merda), ha fatto sì che si allontanasse da Spinoza per approdare al progetto UmoreMaligno. Qui, insieme a una decina di suoi simili, ha spinto sull'acceleratore della satira, violentando le sinapsi di molti beoti, ignari del vero significato di ciò che leggevano. Questi omuncoli, inorriditi da ciò che non capivano, hanno indetto una sommossa popolare virtuale.
Anche se forse è inutile far notare a questi esseri il controsenso delle loro critiche, UMC ci prova con post come questo, anche se è dura spiegare concetti come l'inversione del soggetto a persone che fanno fatica a capire il concetto di inversione a U, a piedi.
Finisce così anche la sua avventura con UmoreMaligno e, proprio quando meno te lo aspetti, ecco il nuovo colpo di scena: UomoMordeCane - Il Libro.



Un'autobiografia intima e sporca, come il tampax di una scrofa, che ti stordisce a colpi di battute, riferimenti circolari e dialoghi impossibili. Peggio di una storia a bivi del Topolino.
Un lungo racconto che, cadenzandosi sui fatti di cronaca degli ultimi 40 anni, attraversa il meglio (quindi il peggio) della vita di UomoMordeCane. Nulla viene risparmiato, se non la banalità. Molto bello l'exploit finale in cui, con capacità, spiega il concetto di satira. Forse una mossa inutile considerando che chi ha comprato il libro sa già cos'è la satira.
Gli altri non sanno neanche come si acquista un libro online. 
Anzi, forse non sanno neanche come si naviga online.
Anzi, forse non sanno neanche cosa sia un libro.
Tenete conto che sono sempre quelli che non sanno fare inversione a U, a piedi.
Chi non l'avesse ancora fatto, si affretti ad acquistarlo. UomoMordeCane mi ha promesso che l'8x1000 fa 8000 e verrà devoluto alla chiesa cattolica musulmana. 
E se proprio non vi va di leggere, ci sono bellissime illustrazioni del bravissimo Matteo Bertelli. Come non le capite? Ma allora vi devo proprio sfondare i denti e suonarvi come maracas!

Tutto ciò che ho scritto è parzialmente vero, una mia personale ricostruzione. L'uso di LSD e spezzoni di Pomeriggio 5 hanno probabilmente distorto la realtà. Sta a voi scoprire la verità. Sappiate che si vocifera che UomoMordeCane non sia mai esistito, che sia l'unione di una serie di poeti minori dell'antica Grecia, che grazie a dei potenti obiettivi, forniti dalla Nasa, inscenò lo sbarco su una Duna, nel mare virtuale di Internet.

lunedì 8 aprile 2013

Elio e Le Storie Tese in Conciliazione (reprise)




Dopo poco più di 14 mesi sono tornato sul luogo del delitto per gustarmi un nuovo concerto di Elio e le Storie Tese. Quest'anno la band ha fatto tappa a Roma il 4 e il 5 Aprile ed io, in compagnia della migliore moglie al mondo (alla fine del post capirete perché), ho scelto il 4, che è anche un bellissimo numero.

Il concerto, durato poco più di 2 ore, ci ha regalato 19 canzoni, tra cui gli inediti che saranno presenti nel nuovo album in uscita il 7 Maggio

Supergiovane
Partono subito alla grande con uno dei loro pezzi forti, facendoci capire che ci sarà poco da annoiarsi. Mangoni col suo bellissimo costume, fresco come una rosa, ci regala le sue corse in mezzo al teatro, anche se pure questa volta non riesce a salvare il giovane Catoblepa.

Dannati Forever
A sorpresa il nostro supereroe rimane sul palco, presentando (e dirigendo) le due canzoni successive, inedite ma ormai famosissime grazie a Sanremo. La prima è la canzone esclusa nella prima serata dicotomica del Festival. Riascoltandola dal vivo, confermo l'idea che questa sarebbe stata la degna vincitrice di Sanremo.

La Canzone Mononota
Subito dopo, SuperGiovane ci presenta la più nota canzone dedicata ad una nota. Al Festival è stata premiata da tutti tranne che dal pubblico a casa, che ha preferito Mengoni e i Modà. E poi ci si stupisce di come vanno le cose in Italia.

Questo Amore - Un Bacio Piccolissimo
Il concerto prosegue con un Mangoni (più trasformista che mai) che, in sostituzione di Rocco Siffredi, declama la stessa poesia sentita a Sanremo (Questo Amore) come introduzione alla cover Un Bacio Piccolissimo, apprezzata soprattutto dal pubblico meno giovane presente in sala.

Neanche un Minuto di non Caco
A chiusura della parentesi sanremese, il gruppo ci fa riascoltare la versione veloce de La Terra dei Cachi,  per poi agganciarsi a quello che sarà il pezzo forte della serata: gli inediti!

Il Ritmo della Sala Prove
Ecco infatti la prima canzone totalmente inedita (perlomeno per le mie orecchie) presente in questo concerto. Elio e il suo gruppo tornano indietro di 30 anni, rievocando i tipici esordi di una band. Si viene così catapultati  nella tipica situazione "caotica" di una sala prove, zeppa di voglia di emergere e sperimentare e di collette per l'affitto. Un omaggio, ironico e sarcastico, a tutti i gruppi anche dei giorni nostri, che rivivono gli stessi momenti.

Come gli Area
Secondo brano inedito, ma questa volta a me noto in quanto presente anche nel tour precedente. Riascolto comunque volentieri il bellissimo omaggio a uno dei più grandi gruppi della storia italiana. Per me questa canzone è un cerchio che si chiude visto che ho scoperto gli Area nel 1999 proprio grazie ad Elio e Le Storie Tese, con la loro cover Hommage a Violette Nozières. Spero che tanti, come me, possano grazie a queste canzoni, incuriosirsi, ricercare e ascoltare album stupendi come Crac!

Enlarge your Penis
Di tutti gli inediti questo è quello che mi piace meno, forse necessita di un ascolto migliore, più riservato. Il 7 Maggio potrei cambiare idea. Si tratta comunque di un pezzo tecnicamente perfetto, che fa strappare più di una risata, ironizzando sui tipici controsensi del WWW.

Complesso del Primo Maggio
Secondo pezzo totalmente inedito (sempre per le mie orecchie) che però, al contrario dei pezzi precedenti, è un gradino sopra... ma che dico un gradino: una rampa, 10 rampe... Genio assoluto! Canzone fantastica sia nel testo che nella riproposizione musicale. Ho riso e ammirato il brano dalla prima all'ultima nota. Ricostruzione satirica della tipica atmosfera del concerto del Primo Maggio e dei gruppi che lo caratterizzano. Un brano che ha fatto morire dal ridere anche Renzo Arbore che da grande intenditore era in prima fila a godersi il concerto.


Cara ti Amo
Finiti i pezzi inediti, il gruppo ci propone un'antologia del loro repertorio che ripercorre la storia del gruppo. Così, dal loro primo album, viene rievocato questo pezzo storico che, come da tradizione, viene ampiamente improvvisato sul momento dal giovane uomo (Rocco Tanica) e dalla giovane donna (Elio) in un botta e risposta mai banale.

Il Vitello dai Piedi di Balsa + Reprise
Continuando il loro percorso storico, ci viene proposta una delle loro canzoni-teatro più famose, estrapolata da Italyan, rum casusu çikty, con un Mangoni (mai domo) pronto a dare quel tocco in più ad una canzone già eccezionale, nel boschetto della loro e mia fantasia.

Mio Cuggino
Da Eat the Phikis ci viene presentata una delle canzoni più cupe e divertenti allo stesso tempo. Un prontuario musicale delle leggende metropolitane più famose, con Rocco Tanica in degna sostituzione di Cataldo Baglio.

Il Rock and Roll
Arriviamo al 1999, anno di uscita di Craccracricrecr, da cui viene estratta la canzone più famosa dell'album, ormai pezzo fisso nei loro concerti. A sorpresa però, Elio ci regala una bellissima introduzione in stile cantautorale. Idea geniale e risultato perfetto.

Shpalman ®
Saltando di album in album arriviamo a Cicciput, con un altro brano, come il precedente, ormai sempre presente nei loro concerti. Rocco ci riporta così nella magica atmosfera dalle cazzuola laser di Shpalman.

T.V.U.M.D.B.
Il percorso cronologico viene spezzato da questo unico anacronismo, che ci riporta al 1996 e al bellissimo duetto con Giorgia che, nei concerti, viene sostituita più che degnamente dall'eccezionale Paola Folli. Fondamentale, come sempre, il grido del Peperone.


Parco Sempione
Riprendendo il percorso che si avvicina ai giorni nostri, dal loro ultimo album di inediti (Studentessi) ci viene offerto il sempreverde Parco Sempione con i suoi bonghi fuori tempo e il ricordo all'ormai fu Bosco di Gioia. 

Largo al Factotum
Con lo splendido omaggio in versione rock a Rossini, ormai anche questo un pezzo storico del gruppo, si chiude il concerto, almeno per quelli che ancora ci cascano. L'inutile uscita dal palco, per motivi a me ancora ignoti, viene riempita dalle classiche richieste di un "Bis", le invocazioni a Panino e qualche richiesta più particolare, come Alfieri o Li immortacci.


Born to be Abramo
Dopo neanche un minuto, riecco infatti il nostro gruppo pronto a farci ballare con uno dei miei pezzi preferiti. Nonostante ormai due ore di concerto (anche se a me sono sembrati pochi minuti) il pubblico risponde a meraviglia e ci si prepara al pezzo finale. 

Tapparella
Qui si chiude veramente il concerto, con uno dei pezzi col più alto consumo di calorie da parte del pubblico che, rigorosamente a tempo, inneggia con battito delle mani e il grido: "Forza Panino". Degna chiusura del loro ennesimo stupendo concerto.



Il concerto è stato ricco di battute e novità che, volutamente, non ho voluto riportare completamente. Molte cose sono da gustare dal vivo. Non importa che siate Fave o gazzelle, l'importante è partecipare.
Anche perché, fossi in voi, mi toglierei almeno la curiosità di scoprire in quale pezzo Faso e Rocco Tanica ci abbiano regalato questo sorprendente e bellissimo duetto.


Ah, volevate sapere perché la mia è la migliore moglie al mondo? Bravi, vedo che avete seguito il post. La spiegazione è semplice. Prima di tutto ama quasi quanto me i concerti di Elio e Le Storie Tese, ma poi riesce anche a regalarmi quello che ognuno di noi vorrebbe: "Bioparco!".