domenica 29 luglio 2012

Mare Sole Relax

Il mio cervello è momentaneamente in ferie. Aggiornerò le mie vicende con post molto rilassati! Zzzzxx

domenica 15 luglio 2012

Tiziano Ferro - L'Amore è una cosa semplice

Ormai vivo a Roma da quasi cinque anni. Nonostante tutto non ero mai stato allo stadio Olimpico: quale occasione migliore per andarci se non il concerto di Tiziano Ferro!
Nonostante fossimo allo stadio, è stato bello vedere un'intera folla di persone tifare tutte per la stessa persona.



Ebbene sì, ho avuto il piacere di assistere ad uno spettacolo umano a tutto tondo. Con questa tappa de "L'Amore è una cosa Semplice Tour 2012" Tiziano Ferro ha regalato un concerto di oltre due ore a circa quarantamila persone (adolescente più, adolescente meno).
Venticinque canzoni, di cui un medley swing in cui ha inserito "Roma nun fa' la stupida stasera" come omaggio alla capitale. Poco spazio alle chiacchiere e tanto alle canzoni. Giusto un invito (più che giusto) a sostenere l'AVIS.

Femmine innamorate (dagli 1 ai 70 anni) che urlavano a squarciagola le sue canzoni. La commozione da parte del pubblico era tanta. Anche lui più volte si è detto commosso, non è da tutti avere un coro così ampio. Una folla lì per lui. Migliaia di persone che pur di essere il più possibile vicine al palco hanno invaso l'Olimpico da molto prima dell'apertura dei cancelli (16:30). Tant'è che alla fine, con i mega schermi puntati addosso, anche Tiziano ha regalato qualche lacrima. Anche il cielo, appena finito il concerto, ha fatto cadere qualche lacrima di pioggia, chissà, forse qualcuno lassù si è commosso.


venerdì 6 luglio 2012

Il Commerdatore

Negli ultimi anni l'espansione dei social network e di internet in generale ha portato all'evoluzione di strani esseri che, per svariati motivi, amano passare gran parte delle loro giornate a commentare, spesso polemicamente, qualsiasi sito in cui è possibile inserire la propria opinione: YouTube, i Blog, Facebook, Twitter e tutti i Social Network.
Uno degli esseri più noti e più spesso citato è il Troll, che a mio parere è l'estrema nefandezza della rete: l'inutilità fatta utenza. I suoi commenti sono inutili, soltanto fastidiosi e sempre fuori luogo.
Ci sono tante altre categorie, tra cui Capitan Ovvio, e il Devoto (pronto a dare sempre ragione all'autore del post, qualsiasi cosa abbia scritto).

C'è però una categoria che amo da impazzire e, spesso, rende i commenti più interessanti del post stesso. Questa è la categoria del:
COMMERDATORE

Questo essere, nonostante abbia una certa cultura, ha la grande abilità di leggere un post (o vedere un video nel caso di YouTube), smembrarlo di tutti i suoi contenuti principali ed essenziali per, infine, riuscire a comporre un commento con gli elementi di scarto del tema stesso. Riempendo così di merda il sito.
I suoi commenti sono un qualcosa che sconquassa la mente della maggior parte degli utenti normali. Le sue sono spesso critiche, con svariati sprazzi di citazioni inutili, che denotano la sua passione nel fare citazioni inutili. 
A differenza dei Troll, riesce a non divagare e restare in tema, riportando ciò che per lui è la cosa più importante di tutto il post. Peccato sia solo merda. Ma lui non se ne accorge, tant'è che spesso, quando più commerdatori si incontrano nello stesso post, iniziano a mangiarsi uno i commenti dell'altro come dei coprofagi. Ovviamente i commenti che ne escono a loro volta sono sempre più delle merde, fino al livello estremo di merda. La sua quintessenza. Per fortuna infatti questi esseri hanno un limite nel riuscire a sintetizzare la loro stessa merda. Peccato però che tendano ad entrare in loop e, con una costanza degna di nota, inizino a replicare i loro stessi concetti più e più volte, ampliando così un post di poche righe con i loro 436 commenti.

Per mia fortuna, questo blog è privo (per ora!) di commerdatori.


P.S. Ringrazio pubblicamente la mia figliuola putativa per esser riuscita, nel poco tempo a lei disponibile, a rappresentare in un'immagine la natura intrinseca del commerdatore.



domenica 1 luglio 2012

Umore Maligno al Ferula Ferita

Ieri, 30 Giugno, ho avuto il piacere di ritrovarmi al Ferula Ferita di Altamura. Ospite della serata Maurizio D. Capuano e il suo spettacolo scritto dai quei simpaticoni di UmoreMaligno.



Quasi due ore di satira senza risparmiare nessun tema: dalla religione agli animalisti, dalla pedofilia alla morte, passando da Boncompagni.
Il suo monologo per alcune delle persone presenti è stato come una luce accecante puntata su menti da troppo tempo abituate all'oscurità mediatica. Talmente accecante che spesso ci si lamentava della luce senza notare il concetto che veniva illuminato. Una satira feroce e tagliente, soprattutto per chi non era abituato allo stile estremo di UmoreMaligno. Spesso infatti la risata veniva soffocata dalla cruda realtà che rappresentavano quelle battute e più di una volta mi sono ritrovato a ridere da solo. Forse qualcuno pensava che la scritta "Non c'è proprio un cazzo da ridere" fosse un invito rivolto alla platea. In quei momenti ho pensato a questo post. Quali limiti impone la nostra mente, la nostra cultura (molto più spesso la nostra ignoranza)?
Ma soprattutto, in una serata come quella di ieri, mi sono chiesto se lo spettacolo di UmoreMaligno che Maurizio Capuano si sta impegnando a portare nei teatri italiani sia più una missione che un tentativo di far soldi facili. Perché ieri, nonostante le risate, mi è sembrato che fossi presente ad una vera e propria terapia d'urto. 

Ma forse, come c'era scritto all'interno della fanzine: "UM è da prendere a piccole dosi".