Dopo un "dibattito" durato mesi, io, la mia consorte e una coppia di amici abbiamo deciso di partire per una breve e simpatica gita a Dublino.
Tre notti nella città verde iniziate un Venerdì mattina ricco di traffico! Ovviamente per ostacolare la nostra gita i sindacati hanno organizzato uno sciopero dei mezzi pubblici che però non ci ha fatto perdere l'
Aer Lingus che ci aspettava a Fiumicino.
Il volo ospita un gruppo molto variegato di persone tutte dirette nella terra dei trifogli. Fra irlandesi di ritorno e italiani di andata ci sono infatti svariati tedeschi e giapponesi. Dall'aeroporto grazie al simpatico 747 (un autobus a due piani) ci gustiamo un tour panoramico che ci avvicina all'albergo e ci fa godere tutto il traffico di Dublino! La guida a destra inizia a disorientarmi ma dopo poco riesco a capire, cartina alla mano, dove cazzo eravamo.
Ovviamente appena scesi dall'autobus una stupenda e violenta pioggia orizzontale ci dà il benvenuto. A passo svelto raggiungiamo il
Maldron Hotel.
Dopo aver sistemato i bagagli iniziamo la nostra passeggiata per le vie della capitale.
Raggiungiamo così O'Connell Street con il suo bel "
pisellone".
Decidiamo giustamente di cenare in una tipica taverna del luogo:
Burger King. Nel dopo cena decidiamo poi di recarci nel quartiere principe di Dublino:
Temple Bar andandoci a bere la nostra prima Guinness proprio nel
locale che da il nome al quartiere.
Con il sapore amaro ancora in bocca ci godiamo la musica dei
Mutefish e l'atmosfera magica che solo il quartiere di Temple Bar può regalare.
Scivolando fra le vie del quartiere, tra artisti di strada e ragazze disinibite, siam tornati verso l'albergo costeggiando il Liffey.
Dopo una simpatica colazione in camera autoprodotta ci rechiamo in uno dei santuari di Dublino: il
Guinnes Storehouse, dove ci acculturiamo sulla storia della Guinness e del suo geniale inventore.
Dopo una birra con vista panoramica al settimo piano, decidiamo di pranzare nello stesso museo ricco anche di luoghi dove rifocillarsi.
Nel pomeriggio ci dedichiamo a: una gita ai giardini del Castello, una breve visita alla deliziosa collezione
Chester Beatty Library, un'occhiata veloce dentro
George's Street e poi un breve pit stop per comprarmi un nuovo paio di scarpe! Visto che ci trovavamo a due passi non potevamo farci mancare una visita a
Penneys. Dopo una breve sosta in albergo per far riposare gli arti inferiori ci siamo divertiti al
Thunder Road Cafè, dove abbiamo potuto cenare e osservare come le ragazze irlandesi ci danno dentro con gli addii al nubilato!
Dopo una passeggiata in una Temple Bar ricca di giapponesi esterrefatti, italiani viscidi e ragazze che sfidavano le temperature artiche abbiamo deciso che la giornata poteva finire anche così.
Seconda colazione in camera e subito via verso
Howth! Arriviamo in questa appendice di Dublino con uno scomodissimo trenino, tra l'altro strapieno visto che il precedente era passato un'ora prima (e noi l'avevamo ovviamente perso per 5 minuti). Il mercatino domenicale e il vento a 65 Km/h ci accolgono nella baia, ciò non ostacola una bella passeggiata e tante foto.
Arrivata l'ora di pranzo ci rechiamo alla suggestiva
Abbey Tavern dove ho potuto gustarmi fra le varie cose un'ottima Baylies Cheese-Cake.
Nel pomeriggio rientriamo a Dublino e dopo un riposo in albergo decidiamo di cenare al
KFC, pollo a volontà e via verso il
Porter House Bar che con una buona birra artigianale e della bella musica dal vivo ci ha regalato un ottimo arrivederci prima dell'ultima notte irlandese.
L'ultima colazione si è deciso di farla in albergo. Per la prima volta mi avventuro anche io nel bacon e le uova strapazzate. Fra le varie pietanze offerte da un ricco buffet assaporiamo anche il Black Pudding che, solo dopo esser rientrati a Roma, ho scoperto contenere tra i suoi ingredienti anche il sangue animale!
Non potevamo andar via da Dublino senza aver visto il
Trinity College e la sua bellissima "Old Library" e il suo famoso Book of Kells.
Recuperati i bagagli si è raggiunto il puntualissimo 747 e si è ritornati all'aeroporto, dove l'Aer Lingus ci aspettava per riportarci a Roma!