domenica 31 luglio 2011

Sapessi com'è strano sentirsi innamorati su mIRC

In questi decenni tante cose sono cambiate, una delle principali è il relazionarsi con le persone.
Mentre prima gli unici posti per conoscere nuovi amici o abbordare una ragazza erano la scuola, la piazza del quartiere, il pub più frequentato o la discoteca più alla moda, ora c'è Internet!



Grazie a tanti mezzi come: mIrc, skype e i moderni social network come facebook e google+, ormai la piazza del paese si è estesa velocemente al mondo! Questo ha creato coppie che sono durate 38 minuti, matrimoni, divorzi, amori intensi e amicizie impossibili.

Io e la mia consorte incarniamo bene questa nuova era. La nostra storia si è evoluta grazie alla chat di #quizzer; un bellissimo luogo dove incontrarsi, giocare e scherzare. Siamo poi passati alle videochiamate su skype, ai giochi da tavola su brettspielwelt dove ci siamo tenuti compagnia conoscendoci sempre meglio, fino ad approdare alla convivenza e al matrimonio.

Come noi, tante altre coppie hanno avuto percorsi simili; alcune sono sposate, alcune sono divorziate, altre si sono lasciate dopo pochi mesi.



Che questo sia giusto, sbagliato, meglio o peggio di prima, non oso dirlo. Penso banalmente che sia semplicemente diverso.
Sicuramente trovo stramba la versione ibrida, quando in un locale noto qualcuno cerca di conoscere persone tramite la chat del cellulare...

martedì 26 luglio 2011

Cinemah

In questi ultimi mesi, nonostante il poco tempo libero, ho avuto l'occasione di vedermi due film al cinema:

"Red" e "I Guardiani del Destino".

Io sono un grande seguace della teoria dei contrasti, anche perché l'ho inventata io, però è sempre efficace. Perché se un verde spicca di più se è circondato dal rosso e un bicchiere d'acqua sembra molto più dissetante se poco prima si è ingurgitato un quintale di sale, quando si guarda un film ce lo si gusta di più se ci si aspetta di vedere una cagata e viceversa si rimane un po' delusi se ci si aspetta il kolossal.




Quando sono andato a vedermi "I Guardiani del Destino" mi aspettavo qualcosa di molto corposo: un film che avrei ricordato nel tempo. Probabilmente, proprio per questo, mi sento di dire che questo film è una cagata pazzesca. Con Matt Damon protagonista poco credibile accompagnato male da una sfilza di attori che faticano a interpretare i loro ruoli assurdi, la storia scivola male verso un finale da tagliarsi le vene.
Gli effetti speciali sono l'unica cosa che supera la sufficienza (forse perché erano l'unica cosa che non mi aspettavo). 




Quando ho visto "Red", mi aspettavo una commedia con un po' d'azione ed una trama che banalizzava il fumetto da cui era tratto, invece mi sono ritrovato un bel film comico ricco d'azione e di colpi di scena ottimamente recitato da Bruce Willis, Morgan Freeman e un grande John Malkovich. Lo consiglio a tutti quelli che non lo avessero già visto; in ogni caso non aspettatevi granché, altrimenti rimarrete delusi!

sabato 23 luglio 2011

Elio e Le Storie Tese in Roma

Giovedì 21 Luglio 2011 ho avuto il piacere di rivedere i MITICI Elio e Le Storie Tese all'Ippodromo Capannelle.
Il concerto era uno dei tanti eventi di Rock in Roma, che ogni anno porta sul circuito equino della Tuscolana tantissimi artisti.
La serata è stata fantastica: dal parcheggiatore pakistano abusivo alle zoccole sulla Togliatti.
Ma andiamo con ordine.

Dopo esser fuggito velocemente dall'ufficio verso casa per recuperare la mia consorte e assumere le sembianze di una Fava, mi fiondo verso la Tuscolana. Era la prima volta che andavo ad un concerto al famoso Ippodromo, quindi un po' disorientato mi sono ritrovato nelle vicinanze in Via delle Capannelle; giunto all'incrocio con la Tuscolana, un parcheggiatore pakistano dall'occhio lungo (con tanto di fischietto e giacchetta fluorescente) intuisce la mia ricerca di un parcheggio. Cerca allora con gesti sensuali e insistenti di farmi infilare in un buco di due metri quadri fra la strada e una cunetta vicino al semaforo. Nonostante tutto ho preferito cercare un parcheggio migliore per la mia Panda. Scopro dopo pochi minuti (e metri) che davanti all'Ippodromo al modico prezzo di 3 € c'erano centinaia di posti dove parcheggiare!!

Ritiriamo i biglietti, precedentemente acquistati tramite TicketOne, ed entriamo. Come programmato eravamo in largo anticipo per poterci gustare con calma un ottimo panino zozzone. Al modico prezzo di 21 € (mortacci loro) consumiamo i nostri hot dog tipici di ogni preConcerto.

Dopo una passeggiata per l'ippodromo ci rechiamo di fronte al palco, dove verso le 21 fanno la sua comparsa il simpatico Nevruz e il suo gruppo Le Ossa. Si ritrova un pubblico enorme (non lì per lui) ma non sfigura troppo, cantando cinque pezzi: tre del suo gruppo, la cover Pigro e la canzone di X-Factor "Tra l'Amore e il Male".
Il pubblico, ingiustamente lo insulta e lo prende in giro, ma lui non si scompone e saluta dando spazio a.... i 40 minuti che come sempre servono ai tecnici per preparare il palco e gli strumenti per gli Elii.

I Mitici in perfetto orario entrano in scena alle 22:00 proponendo al pubblico una scaletta eccezionale, dai brani vecchissimi ai più recenti:

Behind the Lines (cover dei Genesis)
Pagàno (sempre fantastica, in particolare Faso con il suo basso)
Carro (la mia canzone preferita, non c'è altro da aggiungere)
Servi della gleba (con sorpresa finale: finalmente Faso non ha più la scopa in culo)
Ignudi fra i nudisti (giusta per il periodo)
Plafone (altro pezzo molto amato dal sottoscritto con una Paola Folli che ha poco da invidiare ad Antonella Ruggiero)
Caro 2000 (non l'avevo mai sentita dal vivo, un pezzo molto nostalgico) 
Burattino senza fichi (un'altra delle mie preferite, suonata eccezionalmente, roba da struccioli!)
Essere donna oggi (Ohhh  Issaaaa, Ohhhh Issssaaaa, i suoi bei sigaroni morbidoni non deludono mai)
Il vitello dai piedi di balsa (con l'inseparabile Mangoni/Vitello in forma fantastica)
Il vitello dai piedi di balsa reprise (con l'Orsetto Ricchione)
El pube (una scaletta fatta apposta per me, canzone che apre le danze e la gente inizia a ballare e continua col fantastico Medley)
Medley (Getaway, Tonza patonza, La visione, La chanson, Discomusic, Bunga bunga, Tenia, Born to be Abramo) (Tanto ballare, tanta energia, tanto Mangoni)
Parco Sempione (ormai presenza fissa nei loro concerti)


Dopo i saluti, la loro uscita dal palco e la classica richiesta di un bis da parte del pubblico gli elii ci salutano con:


Il rock and roll (mitico assolo di Christian Mayer alla batteria)
Tapparella (Forza Panino!)

Tante canzoni belle che hanno riempito due ore, con intermezzi comici degni del miglior Cabaret e continui richiami e prese in giro ai Modà, a "PaPa l'Americano" e ai 1068 voti ottenuti alle elezioni comunali di Milano da Mangoni.

Al rientro, sulla Togliatti le prostitute romane hanno abbellito il finale della serata con i loro clienti sempre pronti per farsi tamponare grazie alle loro frenate irruente, rischiando di farmi andare letteralmente a puttane il ricordo di questo bellissimo concerto.

domenica 17 luglio 2011

Santa Maria Novella & David


Narra la Novella che due giovani (mica tanto) si avventurarono, partendo da Roma, verso la nobile e ricca città di Firenze. I due malcapitati, dopo un fresco viaggio in locomotiva, arrivarono in una calda domenica di Luglio in questo luogo a loro sconosciuto; si avvicinarono verso un capanno poco distante dalla stazione dove sistemarono il loro fagotto e decisero di esplorare questa città ricca di stranieri e cultura.

Nella prima foto possiamo vedere Santa Maria Novella davanti ad una chiesetta del posto.




La santa e il suo valido compagno si sono addentrati poi per le vie della città alla ricerca dei luoghi che ispirarono Montale


Fino ad arrivare nella piazza che ospita la copia del David, il valoroso compagno di Maria Novella


La ricerca dei propri miti è sempre importante, anche in forma scultorea


Per finire poi fra la folla che invade il vecchio ponte che nei secoli scorsi ospitava macellai e conciatori di pelli...

Ma ora ospita ben altro...


La faticosa passeggiata meritava un pasto degno di tale nome, quale miglior posto se non Il Latini


Dove fra crostini, vino e gnocchi non poteva mancare anche un'ottima Fiorentina


Il ricco pasto e una buona dormita hanno permesso alla giovane coppia di avventurarsi Lunedì verso una lunga passeggiata partendo da Palazzo Pitti.


Dopo aver visitato alcune delle sue numerose stanze e battibeccato con alcune "simpatiche" fiorentine che avevano preso troppo sul serio il loro lavoro, la coppia si avventura verso la frescura (vana speranza) del Giardino Di Boboli

Un pranzo al volo e via verso il Duomo... ma prima del Duomo un po' di fila:


Fila che per fortuna scorre veloce permettendo di visitare in santa pace e rigoroso silenzio un fantastico patrimonio artistico mondiale.


Con la speranza di tornare presto in questa città sono stati fatti anche riti scaramantici


E prima di andare a dormire un buon cocktail all'Art Bar


Il Martedì, oltre a sudare e gustarsi ottimi gelati da Vivoli i giovani, ma non sprovveduti, hanno seguito l'ottimo consiglio di un saggio dottore e si sono recati a pranzo alla locanda Il Pennello. Un posto raffinato dove il cibo è ottimo e i camerieri gentili. Ovviamente un'ottima Fiorentina era d'obbligo.


La miglior fiorentina che abbia mai mangiato, come dimostra la prossima e ultima foto:


Un viaggio breve ma intenso, ricco di cultura, sudore e fiorentina. Un'esperienza indimenticabile per Maria Novella e il suo David.

sabato 9 luglio 2011

Le cinque giornate di Milano

Dopo anni ho avuto modo di rivedere Milano e osservarla con pazienza. Per cinque giorni ho infatti convissuto con lavoro, moda, extracomunitari e zanzare. 


I ritmi, le velocità, la frenesia degli incravattati che ti incrociano ricordano i film anni ’80 ambientati a New York con quelle panoramiche dall'alto utili per mostrare tante formiche impazienti. Per permettere tutto questo il capoluogo lombardo offre dei mezzi pubblici ottimi: tre linee della metropolitana (mai viste troppo affollate) che già da sole coprono quasi tutte le zone importanti, coadiuvate da tram e autobus in maniera fantastica, soprattutto per gli occhi di uno come me che arriva da Roma. Sapere inoltre che fra pochi anni si aggiungeranno due nuove linee della metropolitana, mette ancora più tristezza.



La moda a Milano è fondamentale, soprattutto per le donne. Il che rende più gradevole le passeggiate e i trasferimenti in metro. Dall’adolescente alla vecchia, raramente ho potuto scorgere una milanese vestita a caso, senza una cura dei particolari: dalle scarpe all'acconciatura dei capelli; anche se stava semplicemente andando a fare la spesa sotto casa. E anche l’uomo milanese si nota per l’abito e la cravatta sempre firmata. Amano distinguersi. Il dubbio che mi sono posto a riguardo è su quanto sia stressante per loro dover avere sempre un abito alla moda e un paio di scarpe abbinato con la borsa, la cinta e il trucco. Parlo degli uomini ovviamente.



Gli extracomunitari di Milano hanno la capacità di essere molto più variegati di quelli di Roma. Entrando da un Kebabaro in soli dieci minuti penso di aver visto una decina di nazionalità diverse: principalmente mediorientali e sudamericane. Mi aspettavo anche di trovare più scene di razzismo nella città padana, invece mi sembra che in questa terra straniera si siano ambientati bene... i milanesi. Anche perché a differenza di Roma, dove ci sono un paio di milioni di stranieri fra gli otto milioni di abitanti, a Milano la sensazione è che ormai gli italiani siano in minoranza.



Le Zanzare di Milano sono milioni di idrovore sanguisughe che ti invadono e non puoi mandarle via. Mentre passeggiavo vicino al Duomo bastava alzare velocemente un braccio per scontrarsi con una decina di loro. Mi chiedo se sia sempre così o solo io ho avuto il culo di trovare il periodo giusto per ritrovarmi a pois come la Pimpa.



Queste quattro cose sono quelle che si scorgono subito, infatti appena arrivato a Milano nella metro semivuota un incravattato guardava ansiosamente il suo Festina, una ragazza al suo fianco, mettendo a rischio la sua acconciatura e il suo abito, cercava di cacciar via una zanzara arrivata non si sa come fin lì, mentre uno slavo poco distante, dopo essersi tolto una scarpa, si annusava un piede.

Ovviamente Milano è tante altre cose, ma così come Roma, non la si può esplorare in cinque giornate (in cui la maggior parte del tempo si è chiusi dentro quattro mura). I milanesi però un grosso merito ce l’hanno: nonostante i fattori climatici, un patrimonio storico molto ridotto, un popolo di persone fredde e distaccate e i leghisti sono riusciti a rendere Milano una bella città puntando sullo stile e la mobilità in maniera vincente.
Questo dovrebbe far arrabbiare chi vive a Roma che ha un clima stupendo, un storia millenaria e un popolo gioviale e aperto ma si ritrova costretto a veder non amministrata come si deve quella che potrebbe essere veramente la capitale del mondo.