sabato 20 agosto 2011

Fratelli di Lecce

Quest'anno ho scelto di affrontare le ferie spezzettandole in piccoli momenti di relax e turismo. Nella prima settimana d'Agosto ho così dedicato qualche giorno a Lecce e Otranto.
Lecce viene soprannominata la Firenze del sud, ma a me è sembrata una piccola Roma; con il suo piccolo raccordo anulare, il suo centro storico e l'enorme concentrazione di cattedrali.
Abbiamo dormito lì due notti, in un albergo a tratti affascinante e a tratti deludente. Nonostante il simpatico benvenuto.



Il suo stile anni '70 era in realtà la sua carta d'identità. Le stanze ampie, l'arredo ricco e ricercato e il buon ristorante erano accompagnati (purtroppo) da pareti e vetri poco insonorizzati e bagni il cui sistema idraulico era alquanto bizzarro.



La città di Lecce ricca di storia e particolari si può visitare più facilmente di Roma, anche se sicuramente tanti dettagli sono passati inosservati.
La piazza di Sant'Oronzo con la sua raffigurazione in piedi sulla colonna mentre benedice la città, l'anfiteatro Romano e il sedile sono un ottimo punto di partenza



 per poi diramarsi fra le vie ricche di negozi, il castello, il duomo


e la basilica di Santa Croce.


Questi sono i punti più caratteristici, ben accompagnati da tante altre chiese, piazze e parchi che rendono Lecce sicuramente una città da visitare almeno una volta nella propria vita.
Dopo tante passeggiate e tanta cultura lo stomaco si può accontentare in tanti posti dove si possono assaggiare ottimi piatti tipici, come i Ciceri e Tria.



Nonostante i pochi giorni che abbiamo potuto dedicare a questa città abbiamo avuto la possibilità di visitare anche Otranto.


Passeggiando nel borgo del castello ricco di negozi e attrazioni turistiche ben armonizzate con l'ambiente medioevale


si arriva al castello dove una mostra ci aspettava.


Fra i tanti disegni, e le sculture del genio catalano


abbiamo avuto l'occasione di ammirare opere di autori locali, tra cui la mia preferita:


Infine, oltre al bel mare, al castello e alla sua predisposizione al turismo, Otranto mi ha regalato anche delle ottime perle di saggezza popolare.


3 commenti:

  1. Non capisco la similitudine col melone... davvero un melone può diventare coglione?

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  2. Manca un piccolo dettaglio nel post: tutte le foto riportate le ho fatte IO!!!!

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  3. @Daniele, innanzitutto meLLone si scrive con due L!!:) Effettivamente la domanda che ti sei posto è sorta anche a me; io mi sono risposto ipotizzando che il termine "coglione" in quell'angolo d'Italia è usato anche come sinonimo di "guasto", "rovinato".

    @Scarlett, ti ringrazio per il book fotografico fornitomi, oltre che per il supporto grammaticale. :)

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