martedì 22 maggio 2012

Gente di Dublino

Dopo un "dibattito" durato mesi, io, la mia consorte e una coppia di amici abbiamo deciso di partire per una breve e simpatica gita a Dublino.



Tre notti nella città verde iniziate un Venerdì mattina ricco di traffico! Ovviamente per ostacolare la nostra gita i sindacati hanno organizzato uno sciopero dei mezzi pubblici che però non ci ha fatto perdere l'Aer Lingus che ci aspettava a Fiumicino.

Il volo ospita un gruppo molto variegato di persone tutte dirette nella terra dei trifogli. Fra irlandesi di ritorno e italiani di andata ci sono infatti svariati tedeschi e giapponesi. Dall'aeroporto grazie al simpatico 747 (un autobus a due piani) ci gustiamo un tour panoramico che ci avvicina all'albergo e ci fa godere tutto il traffico di Dublino! La guida a destra inizia a disorientarmi ma dopo poco riesco a capire, cartina alla mano, dove cazzo eravamo.
Ovviamente appena scesi dall'autobus una stupenda e violenta pioggia orizzontale ci dà il benvenuto. A passo svelto raggiungiamo il Maldron Hotel.



Dopo aver sistemato i bagagli iniziamo la nostra passeggiata per le vie della capitale.
Raggiungiamo così O'Connell Street con il suo bel "pisellone".



Decidiamo giustamente di cenare in una tipica taverna del luogo: Burger King. Nel dopo cena decidiamo poi di recarci  nel quartiere principe di Dublino: Temple Bar andandoci a bere la nostra prima Guinness proprio nel locale che da il nome al quartiere.


Con il sapore amaro ancora in bocca ci godiamo la musica dei Mutefish e l'atmosfera magica che solo il quartiere di Temple Bar può regalare.




Scivolando fra le vie del quartiere, tra artisti di strada e ragazze disinibite, siam tornati verso l'albergo costeggiando il Liffey.




Dopo una simpatica colazione in camera autoprodotta ci rechiamo in uno dei santuari di Dublino: il Guinnes Storehouse, dove ci acculturiamo sulla storia della Guinness e del suo geniale inventore.



Dopo una birra con vista panoramica al settimo piano, decidiamo di pranzare nello stesso museo ricco anche di luoghi dove rifocillarsi.



Nel pomeriggio ci dedichiamo a: una gita ai giardini del Castello, una breve visita alla deliziosa collezione Chester Beatty Library, un'occhiata veloce dentro George's Street e poi un breve pit stop per comprarmi un nuovo paio di scarpe! Visto che ci trovavamo a due passi non potevamo farci mancare una visita a Penneys. Dopo una breve sosta in albergo per far riposare gli arti inferiori ci siamo divertiti al Thunder Road Cafè, dove abbiamo potuto cenare e osservare come le ragazze irlandesi ci danno dentro con gli addii al nubilato!

Dopo una passeggiata in una Temple Bar ricca di giapponesi esterrefatti, italiani viscidi e ragazze che sfidavano le temperature artiche abbiamo deciso che la giornata poteva finire anche così.


Seconda colazione in camera e subito via verso Howth! Arriviamo in questa appendice di Dublino con uno scomodissimo trenino, tra l'altro strapieno visto che il precedente era passato un'ora prima (e noi l'avevamo ovviamente perso per 5 minuti). Il mercatino domenicale e il vento a 65 Km/h ci accolgono nella baia, ciò non ostacola una bella passeggiata e tante foto.



Arrivata l'ora di pranzo ci rechiamo alla suggestiva Abbey Tavern dove ho potuto gustarmi fra le varie cose un'ottima Baylies Cheese-Cake.



Nel pomeriggio rientriamo a Dublino e dopo un riposo in albergo decidiamo di cenare al KFC, pollo a volontà e via verso il Porter House Bar che con una buona birra artigianale e della bella musica dal vivo ci ha regalato un ottimo arrivederci prima dell'ultima notte irlandese.



L'ultima colazione si è deciso di farla in albergo. Per la prima volta mi avventuro anche io nel bacon e le uova strapazzate. Fra le varie pietanze offerte da un ricco buffet assaporiamo anche il Black Pudding che, solo dopo esser rientrati a Roma, ho scoperto contenere tra i suoi ingredienti anche il sangue animale!



Non potevamo andar via da Dublino senza aver visto il Trinity College e la sua bellissima "Old Library" e il suo famoso Book of Kells.



Recuperati i bagagli si è raggiunto il puntualissimo 747 e si è ritornati all'aeroporto, dove l'Aer Lingus ci aspettava per riportarci a Roma!




sabato 19 maggio 2012

Nero Wolfe

Da qualche settimana ho iniziato a seguire una nuova serie TV italiana: Nero Wolfe.



La TV italiana degli ultimi anni non mi ha mai appassionato e ammetto che, nonostante la curiosità nel vedere come avessero rielaborato i romanzi di Rex Stout, il vero motivo per cui ho iniziato a guardare Nero Wolfe è la presenza di Francesco Pannofino e Pietro Sermonti fra i protagonisti.
I due attori, già insieme nella stupenda serie Boris, sono rimasti nel mio cuore e mi hanno spinto a seguire questa ennesima opera della Casanova.
Ovviamente non mi aspettavo una serie al livello di quelle made in U.S.A. che tanto ammiro e, a primo impatto, vedendo la traslazione dell'ambientazione da New York a Roma un po' ho storto il naso. Però, episodio dopo episodio, questa serie mi ha convinto. Tanti i suoi punti di forza: l'eleganza dei costumi, la ricostruzione dell'epoca con l'attenzione a tanti particolari, la recitazione di Pannofino e Luotto (grande prova la sua), ma soprattutto la pacatezza dei dialoghi e degli episodi che non hanno stravolto esageratamente gli scritti originali. L'antipatia del protagonista è ben rappresentata da un grande Pannofino che regala pochi sentimenti alle persone che lo circondano e molti alle orchidee a lui tanto care e alla cucina.



Un altro particolare che ogni giovedì mi spinge a vedere il nuovo episodio è il commento parallelo che avviene via Twitter, dove la stessa produzione è presente e attiva nel costruire un "divano" virtuale in cui commentare e giocare attraverso il social network, rendendo ancora più piacevole la visione.




mercoledì 16 maggio 2012

Scusi il Disturbo

Una moda di questi ultimi tempi sono le offerte dei gruppi di acquisto collettivo.
GroupaliaGrouponLetsbonus e tanti altri siti ogni giorno propongono offerte di ogni tipo (molto comodo il sito TuttoDeal)



Si trova di tutto: ristoranti, alberghi, spa, concerti, dermatologi, elettrodomestici, capi di abbigliamento, qualsiasi cosa insomma. Unico comune denominatore l'intento di pubblicizzarsi con invitanti offerte a prezzi modici. Personalmente sconsiglio acquisti di elettrodomestici e capi d'abbigliamento; le offerte che attirano me e la mia consorte sono soprattutto quelle culinarie. Queste offerte ci permettono infatti di scoprire ristoranti che non avremmo mai considerato prima. Infatti a Roma, come è facile immaginare, ci sono migliaia di ristoranti di ogni tipo (etnici, regionali, di pesce, di carne) e pizzerie di ogni stile e mai avrei pensato di andare al ristorante "Basilico" o alla pizzeria "Schiaccianoci" se non grazie a queste offerte. Ovviamente non sono ristoranti di lusso e alta cucina, ma per la cifra spesa l'affare è conveniente e alle volte si scoprono posti dove fa piacere anche ritornarci.
La cosa buffa che succede in questi posti è che spesso hanno un menu fisso e avendo pagato in anticipo si parla con il cameriere che ti servirà solo per indicargli il menu acquistato.
Ci si ritrova così dopo pochi secondi, senza aver neanche visto il menu, un cameriere andare avanti e indietro servendo le varie portate. Alla fine della cena, senza chiedere neanche il conto ci si alza e si va via. Il tutto senza dire quasi nulla, con uno strano disagio, come se si fosse entrati in casa d'altri a mangiare. Andando via quasi chiedendo scusa per il disturbo.

sabato 5 maggio 2012

L'Ozio è il padre di tuo cugino!

Per tanto, troppo tempo, mi sono assentato da questo blog.

E dire che proprio in questo mese di assenza è successo di tutto.

Fra un concerto dei Rhapsody



una gita nel viterbese con annessa spa




e tante gite in Puglia





e in Sardegna


non ho trovato il tempo per scrivere due righe.


Ho pure avuto il piacere di festeggiare i miei 30 anni con amici e colleghi ma nulla, non ho scritto niente, neanche una foto.



Neanche per il primo anniversario del Blog.



Anche al lavoro è successo di tutto e di più, ma nulla, neanche un commento.

E sapete perché?

Perché sono maledettamente PIGRO. La pigrizia è il mio più grosso difetto e ha accompagnato brutalmente i miei primi 6 lustri di vita.

Nonostante tutto, combatto contro di essa e cercherò di non farla vincere troppo spesso.



martedì 3 aprile 2012

Explorer in 5 minuti

Vorrei esporvi questa importante guida per usare Explorer (qualsiasi versione sia installata nel vostro sistema operativo) nel miglior modo possibile.

In soli 5 minuti sfrutterete tutte le sue potenzialità.

Dopo aver capito come scrivere nella (s)comodissima barra degli indirizzi accedete a questa pagina.

Vi ritroverete su questa schermata:


Cliccate sul bellissimo pulsante Blu con la magica frase: "Scarica Google Chrome". Pazientate qualche secondo per il download e poi installate subito il nuovo Browser. Quando vedrete apparire la domanda: "Vuoi impostare Chrome come Browser predefinito" cliccate su OVVIAMENTE!

Ora potete chiudere (per sempre) Explorer.


sabato 24 marzo 2012

Miracoli Romani

Ultimamente mi sono ritrovato spesso, per motivi di lavoro, in giro per Roma. Una costante di questa città è la quasi totale assenza di parcheggi. Più ti avvicini al centro, meno se ne trovano. Oltre al danno la beffa sta nel dover sempre trovare parcheggio in quelle odiatissime strisce BLU.



Nonostante ci debba essere una certa proporzione fra parcheggi a pagamento e parcheggi gratuiti, Roma è invasa di BLU. Manco fossero stati spiaccicati tutti i Puffi.



Per questo motivo, l'altro giorno, quando mi sono ritrovato a Piazza Verdi (di fronte alla Zecca di Stato) ero già pronto a regalare qualche euro di parcheggio al comune.
Incredibilmente però, abbandonato in maniera vile, c'era un comodissimo posto vuoto circondato da delle bellissime strisce BIANCHE! Un posto talmente ampio che mi ha permesso di aprire lo sportello ed uscire in maniera comoda e non, come spesso accade, mimando un foglio che esce dalla stampante.
Nonostante fossi un poco in ritardo sono rimasto ad ammirare commosso questo parcheggio che difficilmente potrò ritrovare a breve.

Tutto questo mi ha fatto ricordare questo simpatico cortometraggio:

domenica 11 marzo 2012

Quasi Amici

Nonostante il periodo ricco di impegni, lavorativi e non, ogni tanto riesco ancora a svagarmi un attimo.
Ieri a conclusione di una giornata alquanto bizzarra mi sono ritrovato in prima fila in una saletta di un cinema multi-saletta.
Non solo ero in prima fila, ero proprio all'estrema destra della fila. Una posizione che rischia di farti odiare a prescindere qualsiasi film tu veda.
Incredibilmente ieri non è successo.



Intouchables (volgarmente proposto in Italia con il titolo Quasi Amici) è riuscito nell'impresa di farmi divertire come raramente mi succede al cinema. Guardando il trailer pensavo di ritrovarmi la banale riproposizione in film di una storia vera ricostruita in una serie di scenette costruite con la facile ironia figlia delle banali contrapposizioni: ricco-povero, giovane-vecchio, handicappato-atleta.

Invece mi sono dovuto ricredere. Difficilmente ho sentito ridere così tanto il pubblico in sala dall'inizio alla fine. Il film è ben costruito con le giuste dosi di sentimentalismo e ironia che ti portano alla fine del film (di quasi due ore) in un attimo. I tempi comici di alcune scene sono eccezionali e gli attori, soprattutto Omar Sy, riescono a rendere credibili i loro personaggi.

Se vi capita di passare in un cinema, anche se gli unici posti rimasti sono in prima fila, alle estremità, questo film non vi deluderà.